Il Lab è aperto!

Votazioni e processo decisionale


#8

Scusami Rhesus, ma non è questo il topic giusto dove discutere di questi temi. Grazie.


#9

Per me può andare bene, quello che però manca è un processo continuo. Ci dovrebbe essere un modo per modificare o integrare le regole senza che questo sia vista come un’eccezione.


#10

Non ho capito perché. Qui si chiede come si cambiano le regole, e io dico che bisognerebbe dotarsi di uno strumento diverso dall’attuale (anche) per cambiare le regole. È slightly OT ma c’entra. Poi fate vobis.


#11

siamo tutti a perculare la democrazia diretta e lo svilimento del valore dell’esperienza nell’amministrazione della cosa pubblica.

Io parlerei per me. :slight_smile: (ok, perlomeno se si tratta di un po’ meno di tre milioni di persone)

In ogni caso permettetemi, mi sfugge lo scopo di questo thread (NB lo leggo come un “non esiste un processo PRECISO”, le discussioni hanno effettivamente causato modifiche del regolamento). Se questa cosa viene sentita, non sarebbe il caso di aprire un thread per discutere proposte concrete su come modificare la situazione? Se no finisce si discute sulla percezione della faccenda…


#12

Procederei in maniera speculare alle regole che ci sono per l’associazione. Una votazione all’anno, con ordine del giorno proposto al lab, in materie che possono creare problemi di gestione ordinaria si deve fare un salto di fiducia verso chi operativamente gestisce giorno per giorno la baracca e fidarsi dei loro argomenti se pongono il veto (una sorta di preverifica, per evitare che si proponga che ci sia uno schiavo che debba leggersi tutti i bar da mattina a sera).
Le proposte di modifiche vanno poste un mese prima della votazione, in modo che ci sia spazio di discussione ma non una confusione dei vocianti


#13

Un proposta coerente. Secondo me un intervento una volta l’anno darebbe al sito una struttura troppo statica, e si sarebbe nell’impossibilità di reagire tempestivamente a mutate condizioni. Mi sembra più ragionevole una volta ogni tre mesi.

Non sono d’accordo con il potere di veto: le persone che “operativamente gestiscono la baracca” cambiano in continuazione, hanno idee diverse e impegni diversi. Entrare nel merito di chi potrebbe mettere il veto su cosa è impossibile.


#14

Se proprio vogliamo formalizzare il processo attuale io direi di fare così.

Ogni utente può proporre modifiche al regolamento di hookii, per ognuna delle sue tre parti.
Per farlo deve aprire un argomento nel Lab con i nuovi articoli che propone e quelli che andrebbero a sostiuire.

La discussione in quell’argomento rimane aperta per due settimane, prorogabile a discrezione dei responsabili del Lab se la discussione non può dirsi conclusa.

A discussione chiusa, i responsabili del Lab comunicano quando si terrà la votazione, che avrà durata di una settimana, e le modalità.

In presenza di sufficienti proposte, i responsabili del lab devono garantire almeno 3 votazioni all’anno.


#16

La modalità di gestione delle decisioni finora seguita è stata:

  1. apertura di uno spazio di discussione (da quando esiste, al Lab)

  2. riassunto delle proposte emerse

  3. votazione (da quando esiste il Lab, la votazione è riservata agli utenti iscritti al Lab)

La procedura sembra sensata e nessuno ha posto obiezioni sostanziali in merito (vedi punto 2), perciò verrà mantenuta. Quindi faccio un riepilogo della situazione.

Chi propone cambiamenti:

  • tutti gli iscritti al Lab

Chi fa il riassunto delle proposte emerse:

  • tutti gli utenti di buona volontà o, in assenza, chi gestisce il Lab

Chi indice le votazioni:

  • l’Associazione, attraverso il Consiglio Direttivo, usando il Lab come spazio di votazione

Chi vota:

  • Dal momento che l'Associazione hookii è responsabile del sito (ma non coincide con esso), alcune decisioni possono essere riservate agli iscritti all’associazione. Le altre, fra cui la moderazione, continueranno ad essere aperte a tutti gli iscritti al Lab.

Le questioni aperte:

Mi sembra che l’unica modifica significativa di questo procedimento emersa da questa discussione riguardi la periodicità del processo decisionale.

Per quanto riguarda l’Associazione, sono previste per legge e verranno fatte le assemblee ordinarie.
Per tutto il resto, i cambiamenti vanno discussi, elaborati e votati quando servono, le revisioni periodiche servirebbero solo ad accrescere la burocrazia in mancanza di materiale su cui discutere.

Ha più senso porre delle tempistiche riguardo alla discussione e sintesi degli argomenti proposti, ma anche qui, vista la gran varietà degli argomenti che può spaziare dal color glicine dello sfondo a decisioni sui principi guida fondamentali, mi sembra difficile stabilire dei termini stringenti. Alcune decisioni vanno masticate a lungo prima di essere inghiottite.

Lascio quindi aperto questo thread per la discussione esclusiva sulla questione aperta, ogni altra divagazione verrà cancellata.


#17

Mi trovi d’accordo su tutto tranne che su due punti:

  • tempi certi: a mio avviso dovrebbero esserci dei tempi definiti, non necessariamente stringenti, entro il quale si deve procedere alla votazione. Altrimenti il CD ha un potere di veto camuffato da potere di calendarizzazione. A me personalmente può andare bene anche il potere di veto ma chiamiamolo così e facciamo in modo che sia esplicito in modo da responsabilizzare il CD. La calendarizzazione dovrebbe essere invece obbligatoria.

  • riassunto: questo punto non mi è chiaro. Come si giunge ad una proposta di legge condivisa? Se a me non va bene come è stata riassunta la discussione, magari segando una proposta sgradita che non si vuole far arrivare al voto?


#18

Sono d’accordo, ma trovo difficile formulare una definizione che dia tempi certi e contemporaneamente lasci la dovuta elasticità. Si accettano proposte.

Risposta mia: col tempo.
Quello che ho scritto sopra è un esempio di riassunto. Non ho chiuso la discussione ma ho tirato le fila, e da lì si può ripartire, se qualcuno crede che non vada bene l’interpretazione o che ci sia da aggiungere altro: lo fa e se ne tiene conto, al limite anche con un processo iterativo. Alla fine chi indice le votazioni fissa un testo su cui votare, ma il riassunto è uno step intermedio, non quello finale.
Mi dira: non c’è comunque un margine di discrezionalità lasciato al CD in tutto questo? certo, è così. Non vedo come potrebbe essere diversamente.
Ma i soci possono sempre cambiare il CD alla prossima assemblea.


#19

Sui tempi certi la mia proposta resta quella di cui sopra: garantire un numero minimo (2,3 o 4) di votazioni all’anno, piuttosto che delle scadenza “ogni tot mesi”. In questo modo chi poi deve gestire le procedure di voto ha più libertà nel farle coincidere con i propri impegni nella vita reale.

Introdurrei anche un limite annuo al numero di proposte che ogni utente può avanzare, o in alternativa, la facoltà da parte del CD di revocare questo diritto.

Sulla questione riassunto, definizione del testo su cui votare, proporrei di resposabilizzare il proponente in questo modo:

L’utente che apre la discussione proponendo la riforma aggiorna, in chiusura del dibattito, il proprio post originario includendo il testo definitivo sul quale vuole che si voti. Eventuali proposte di segno diverso o che comunque il proponente non vuole includere nella propria proposta, devono essere esplicitate nella stessa maniera ed evidenziate come proposte su cui si chiede di votare nella discussione stessa.

A questo punto, il CD valuta le proposte e applica o meno il suo potere di veto, in modo da evitare che vengano messi ai voti proposte che se approvate costituirebbero un grave danno al sito (ad esempio creando un regolamento autocontraddittorio e quindi inapplicabile), e indica uno o più responsabili per la votazione.

Se la proposta è una sola, si vota quella con un semplice si o no. Se ci sono proposte concorrenti, vengono votate come alternative e ne può quindi essere approvata solo una. In ogni caso deve essere prevista l’opzione di conservare il regolamento esistente.

In questo modo, mi sembra, diventa interesse di chi propone cercare un consenso ampio e un preventivo parere del cd.


#20

Ecco, io proprio questa esigenza di votare regolarmente, addirittura fino a 4 volte l’anno, proprio non la capisco. Per quello che posso vedere ci sono due tipi di votazioni:

  • votazioni su regolamenti dell’associazione, e in generale riguardo la gestione del sito
  • votazioni su modifiche ai suddetti, per eventi nuovi e imprevisti

Per il primo tipo, una volta che ci saremo assestati, perché mai dovremmo votare ancora? Che facciamo, rivotiamo lo stesso set di regole, che sperabilmente funziona, ogni tre mesi, giusto per verificare che siamo tutti d’accordo nel mantenerle? Mi sembra del tutto assurdo.

Per il secondo tipo, proprio per il fatto che si tratta di modifiche o decisioni da prendere in seguito a fatti nuovi, che senso avrebbe stabilire votazioni regolari ogni tre mesi? Di nuovo, abbiamo già un percorso condiviso che si basa sull’accertamento del problema (es. la moderazione), sulla discussione di nuove regole, sulla votazione di proposte specifiche e sul loro enforcement se approvate.

Quindi eviterei nel modo più assoluto di legarci mani e piedi a una burocrazia così opprimente, ma soprattutto inutile. Anche perché abbiamo già in programma due incontri annuali, se ci sono cose da votare quello è il momento.


#21

Per la verità nemmeno io vedo la necessità di normare la regolarità del voto, ma visto che era emersa come esigenza provavo a dare una risposta che non legasse a delle scadenze troppo rigide.

L’idea chiaramente è di votare solo in presenza di proposte di riforma che abbiano il benestare del cd. Onestamente dubito che ne avremmo per riempire più di due votazioni l’anno. Forse una potrebbe pure bastare.

Infine, chiarisco che la mia idea vale solo per i regolamenti del sito e non per l’associazione e prevede diritto di voto anche per gli utenti non soci. Quando l’associazione e il meccanismo di iscrizione sarà compiutamente avviato si può vedere se restringerlo ai soci.


#22

Grazie per la precisazione. Altrettanto onestamente posso solo ribadire che abbiamo già due appuntamenti l’anno, ma uno in particolare (l’assemblea dei soci) IMHO dovrebbe essere più che sufficiente per un check-up regolare e la votazione di eventuali modifiche a regolamenti e simili.


#23

Su internet tre mesi sono tre anni. Ci sono nuovi strumenti offerti da disqus, nuove sorgenti di nuovi commentatori, nuove modalità di interazione, nuovi troll, etc. Non è un contesto stabile e consolidato da anni come potrebbe essere un campionato sportivo o un’istituzione pubblica.

È pericoloso e inefficace rimanere bloccati per sei mesi basandosi sull’assunzione di aver trovato la soluzione adeguata a problemi sempre nuovi al primo colpo. Esempio (che immagino di poter fare): il troll clonatore. Nessuno di noi aveva previsto questa modalità di disturbo - o comunque non eravamo attrezzati - e non è a mio avviso pensabile di poter far fronte a questo disturbatore con le modalità attuali. Anche perché se ha le competenze per automatizzare il suo attacco siamo fottuti.


#24

Stiamo parlando di due cose diverse, la votazione è necessaria per decidere cambiamenti all’indirizzo generale (di moderazione, di gestione dei feed, etc.) e/o ai regolamenti. Per gestire problemi come quello del troll clonatore non c’è bisogno di votare nulla, perché è chiaro che il caso rientra fra quelli già previsti dal regolamento di moderazione e che questo tipo di attività deve essere bloccato e l’autore tenuto al largo da hookii, quindi se ci sono nuovi strumenti tecnici per gestire casi del genere li si applica immediatamente, senza perder tempo.


#25

Ma gli strumenti tecnici passano per principi generali. Per esempio: si potrebbe introdurre la premoderazione automatica per chiunque cambi il nick in quello di un utente che già commenta sul sito, o altre regole più stringenti (nuovo utente con meno di 100 commenti con nick preesistente => ban ). Tecnicamente ci vorrebbero un paio di giorni a introdurre queste modifiche, però sono compatibili con i principi generali che ci siamo dati? Per me sì, ma c’è sempre il rischio di un piano inclinato che ci faccia scivolare tramite interventi tecnici verso regole di moderazione del tutto diverse.


#26

Le modifiche che prospetti sono sicuramente compatibili con le regole generali, ma in caso di emergenza, come sarebbe sicuramente se questi attacchi fossero automatizzati, saremmo comunque giustificati ad agire rapidamente e a prendere misure per proteggere il sito. Dopo di che, se si vede che queste misure incidono anche sugli utenti “normali” di hookii, allora si fa il punto e si decide insieme se mantenerle come sono o se modificarle in qualche modo. La gestione del sito è un processo dinamico, che richiede flessibilità anche da questo punto di vista IMHO.


#27

Mi sembra che siamo più o meno d’accordo salvo sul fatto che tu - mi sembra di capire - affronteresti il tema della legittimità degli interventi ex post emergenza, io preferirei un momento periodico di valutazione e eventualmente di modifica delle regole. Più che altro perché ad andare avanti a situazioni eccezionali si crea sempre molto dramah.


#28

Inoltre - vado leggermente OT - che se riteniamo tutti che le modifiche indicate o similari siano opportune e compatibili con le regole sarebbe forse il caso di implementarle.