Il Lab è aperto!

Speciale referendum


#1

Stamane in metro mi e’ venuta in mente un’idea, sollecitata da alcune discussioni cui ho partecipato nei giorni scorsi, che credo potrebbe rientrare nell’area “Speciale Referendum”.
Su Hookii stiamo dibattendo del referendum da mesi e mi pare che il livello della discussione sia abbastanza alto. Abbiamo condiviso articoli, c’e’ un fronte del no e un fronte del si’, i messaggi che ho letto sono sovente lunghi e ampiamente argomentati. Mi sono addirittura trovato l’altra volta parlando con Sguenz a fare una specie di esegesi del famigerato articolo 70.
Per certi versi mi dispiace che tutte queste discussioni si “perdano”, un po’ perche’ spesso mi trovo a ridire cose che ho gia’ scritto chissa’ quante volte, un po’ perche’ in un anno penso di aver scritto qualche centinaio di post sul referendum che sintetizzano la mia posizione e che mi piacerebbe utilizzare quando discuto del tema anche fuori da qui, ma sono sparsi. Tanto che vorrei raccogliere un po’ dei miei commenti piu’ “centrati”. Mi sono chiesto se sia una sensazione comune e mi sono detto che e’ probabile. A quel punto, perche’ riprendere solo i miei commenti per uso personale?

Quindi, vi chiedo…secondo voi potrebbe essere interessante scrivere e pubblicare una sorta di “guida” di hookii al referendum tramite commenti? Una raccolta sistemata a partire dai commenti piu’ interessanti che riassumano le posizioni del si’ e del no, ovviamente editando un po’ per sintetizzare e raccogliere gli argomenti, con link alle discussioni e ai commenti originali. So che l’idea degli original hookii e’ saltata, ma qui di original non ci sarebbe nulla, sarebbe piu’ uno “spiegato bene attraverso i commenti”, in forma dialogica, scrivendo sui vari temi un dialogo (pensate a un testo teatrale) che riproduca i dibattiti fatti nel tempo.

La cosa potrebbe funzionare in tre step: un primo di raccolta dei commenti piu’ interessanti (personalmente potrei andarmi a rileggere un po’ di vecchie discussioni, e chiederei agli altri utenti di segnalarmi quanto ritengono rilevante, con delega a mambombuti per i vecchi bar :); una seconda di “sistemazione” e una terza di consultazione pubblica per vedere se ci sono correzioni da fare, se si e’ travisato il pensiero di qualcuno, se va aggiunto qualcosa ecc.

Ovviamente va capito come schematizzare la cosa, in modo da renderla chiara e fruibile, e quale rapporto la raccolta di commenti possa avere con gli articoli di partenza (che sicuramente non si possono riprodurre interamente, pero’ magari sintetizzare si’).

Il tutto da finire nella prima meta’ del mese prossimo, quando le persone normali iniziano ad informarsi davvero (il timing e’ un fattore importante, ovviamente, se si esce il 30 novembre il tutto non ha senso).
Secondo voi sarebbe interessante, avrebbe senso, sarebbe conforme alla policy del sito? Perche’ ovviamente la cosa non ha senso se non esce sotto il “cappello” di Hookii, visto che e’ una raccolta delle opinioni dei commentatori, per quanto riveduta.


#2

Secondo me l’idea è buona e non vedo nulla di non in linea con la policy del sito, anzi.
Personalmente in questo periodo sono un po’ incasinato, cito @lara che lo ha già utilizzato per capire se uno strumento come storify possa essere adatto per questo tipo di iniziativa.


#3

Storify effettivamente è uno strumento buono. Permette non solo di embeddare, ma creare una “storia” e una specie di timeline.
Non ci avevo pensato e potrebbe essere la giusta soluzione per inserire sia gli articoli di cui si sta parlando, sia ricreare il botta-risposta - seppur “ricostruito”.


#4

Non conosco storify, se vi puo’ andar bene l’idea provo a fare una bozza di una sintesi di una discussione per come intenderei io il lavoro, cosi’ poi si puo’ vedere come funziona in generale e con storify e, se il risultato e’ soddisfacente, proporre l’idea alla community.


#5

A me l’idea piace moltissimo, ma non ho ben chiaro in mente il lato pratico, ovvero come realizzarla.
Se proponi una bozza e un metodo ti leggo volentieri.


#6

Sì, avrei dovuto dare degli esempi.

Storify è questo:

https://storify.com/HRW/human-rights-watch-daily-brief-10-september-2015

È molto comodo per integrare componenti diversi: vengono automaticamente inseriti tweet, post di blog e altro. Dovrei vedere se si embeddano facilmente i commenti di disqus.

La questione è come evitare il WoT, quindi bene per l’esempio.

Sugli step:

Mi sembrano buoni, dovremmo un attimo capire chi/come farlo.


#7

Sul come, io proverei cosi’: stasera (prima non ce la faccio proprio) butto giu’ un esempio, vediamo se e come si integra con storify (diciamo in modo da avere un risultato per domenica/lunedi’?). Il risultato lo pubblicherei con un post su hookii “lanciando il progetto” (cioe’ dire: guardate, volevamo fare questa cosa qua, il risultato sarebbe questo) e chiedendo agli utenti di segnalare le discussioni che gli sono parse piu’ interessanti e in cui si e’ “spiegato bene” un qualche profilo della riforma entro diciamo il fine settimana prossimo. Una volta avuto il materiale, si assembla come nella fase sperimentale che proviamo a fare ora. Poi si valuta se e’ utile chiedere un parere agli utenti prima di pubblicare o pubblicare tutto direttamente.
Sul chi, io posso provare a ritagliarmi un po’ di tempo per selezionare commenti e discussioni e ordinarle, per la parte tecnica pero’ non so, perche’ dovrei cominciare da zero e non avro’ il tempo.


#8

Allora, ho fatto una bozza di “ricostruzione” di una discussione. Devo dire che nel farla mi sono un po’ ricreduto sulla bontà dell’idea originaria, sia perché, per quanto abbia limitato il taglia e cuci al massimo, l’operazione di ricostruzione è risultata più discrezionale (e “politica”) di quanto pensassi, sia perché non so quanto sia comprensibile (quello magari è anche colpa del fatto di averla fatta a tarda sera però). Giudicate voi un po’ il risultato.

EDIT: ci fosse un modo per allegare un file ditemelo, che sicuramente viene meglio ad allegare un file word che a copia incollare la discussione.


#9

Tomaso Montanari su Huffington Post (http://www.huffingtonpost.it/tomaso-montanari/blog-montanari_b_12538752.html) contesta la riforma notando come l’elezione del Presidente della Repubblica potrebbe essere effettuata da un ridottissimo numero di parlamentari, dato che a partire dal settimo scrutinio il quorum dei tre quinti sarebbe calcolato sui parlamentari “votanti”.

Lemkin nota come: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2967878422)
“Quello di Montanari mi sembra un argomento strumentale per due motivi 1) con il quorum attuale la maggioranza poteva eleggere il presidente senza nessun concorso della minoranza (Napolitano), quindi che senso ha dire che un quorum che richiede il concorso di, ipotizza lui, 40 senatori della minoranza e’ nettamente migliorativo. Peraltro e’ assurdo pretendere che si coinvolga tutta la minoranza. La citazione dei verdiniani e’ ridicola: non ci piaceranno ma sono parlamentari, eletti dal popolo italiano, rappresentano chi li ha votati e votano in parlamento 2) riferire il quorum ai votanti e’ il sistema perfetto per invogliare la minoranza ad un’astensione costruttiva; con questo sistema sicuramente non passa un presidente voluto “solo” dalla maggioranza (che vedrebbe l’opposizione sulle barricate, altro che assenze…) ma facilita accordi basati su un via libera dell’opposizione quando il presidente gli vada bene ma non voglia assumersi la responsabilita’ di votarlo.
A me come sistema sembra funzionare perfettamente.

Ed anche Uqbal rileva che: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2967878422)
“Non solo: Montanari parte dal presupposto che, dalla quarta votazione, con 221 parlamentari si possa scegliere un presidente della repubblica, nel caso che a Camere riunite sia presente il numero minimo necessario per un’elezione, ovvero 367 persone (221=3/5 dei votanti).
Non ha preso in considerazione, questo inqualificabile incompetente, che in questo caso uno qualsiasi dei 146 parlamentari di minoranza potrebbe uscire dall’aula e far mancare il numero legale, e addio elezione.”

Dalla domanda di Broono secondo cui: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968698506 )
“Ovviamente alla domanda “Ma perché dovrebbero uscire tutti?” nessuno risponde se non che essendoci la possibilità di farlo l’eventualità diventa reale.”

D’altro canto, Sguenz (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968808843) ritiene invece che la critica mossa dall’articolo:
è un punto valido. La costituzione impone limiti e controlimiti al sistema di governo di un paese e dovrebbe considerare anche le situazioni limite. L’argomento per il quale “nessuna costituzione o nessuna norma prevede tutto” non è sostenibile nel momento in cui la riforma prevede espressamente la possibilità che un presidente venga eletto con 221 voti (con una legge elettorale che te ne da 340). La riforma scrive votanti (e per fortuna l’art. 64 prevede un quorum di presenza, non di votanti) e non si capisce cosa non funzionasse nella maggioranza assoluta dell’attuale costituzione. Si cambia per cambiare? o non ha tenuto conto della differenza tra membri votanti, presenti e quorum.

Quanto alla motivazione “storica” del cambiamento della disposizione, Lemkin rileva che (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968839560):
La si è voluta cambiare perché con una legge elettorale di stampo maggioritario ed il precedente quorum una maggioranza poteva eleggersi da sola il presidente (quello che è successo nel 2006 con Napolitano I se ricordi). Ora non è più possibile. La versione attuale della Costituzione è PIU’ garantista con le minoranze che devono essere NECESSARIAMENTE coinvolte.

E sempre sullo stesso punto Florian nota come (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968903411):
Col nuovo senato non toccando le proporzioni per l’ elezione del PdR sarebbero stati sufficienti 365 elettori, con la modifica ce ne vorranno circa 430 a meno che le opposizioni non decidano di lasciare l’ aula ( il che significherebbe che hanno fatto una precisa scelta/concessione politica. Oppure che c’ è un golpe in corso, e allora la costituzione conterebbe comunque il giusto )
Il punto che evidenzio è che il meccanismo attualmente vigente del 50%+1 andava bene col proporzionale per il quale probabilmente è stato pensato, con una qualunque legge elettorale ( passata, presente, o futura ) che voglia garantire governabilità assegnando maggioranze in parlamento, si finirebbe ( e difatti si è finito ) per dare il potere alla maggioranza di scegliersi il PdR senza che la minoranza abbia alcun modo di opporsi.

A queste due obiezioni Sguenz obietta (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2969504003):
a chi dice che napolitano era stato eletto con i soli voti della maggioranza, questo è vero. Ma era anche una maggioranza (l’Unione) che andava da Mastella a Bertinotti e che quindi era espressione di sensibilità molto diverse tra loro (tutti ci ricordiamo come andò a finire l’esperienza dell’Ulivo). Invece con la nuova formula che va anche proiettata con la legge elettorale in vigore, permette al PD o a Grillo di votare il proprio presidente e renderlo meno figura di garanzia.

Sul funzionamento della nuova formula, rileva gg che comunque la riforma innalza il quorum dei voti necessari per eleggere il Presidente (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968845724):
“Guarda ti darei ragione SE la riforma cambiasse da 3/5 degli aventi diritto a 3/5 dei votanti, diminuendo quindi il numero necessario. Invece porta i voti necessari per quelle votazioni da maggioranza semplice ai 3/5, quindi comunque un netto miglioramento. Non so come dire, anche se uno considerasse l’ottimo i 3/5 degli aventi diritto, c’e’ comunque molto piu’ vicina la proposta di modifica che la costituzione vigente. E’ questo che rende la critica assurda e strumentale.”

Spiega Sguenz: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968856968)
Io vedo questo:
Prima: maggioranza assoluta (la metà più uno dei componenti del Parlamento riunito in seduta comune);
Ora: 3/5 dei votanti, che alza “nominalmente” il quorum, ma permette alla maggioranza di votarsi un presidente.

Replica gg che l’effetto della riforma è: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968867531)
dare piu’ garanzie alle opposizioni, cosa secondo me giusta e corretta: un rafforzamento della maggioranza parlamentare sulle leggi ordinarie, e un rafforzamento delle opposizioni per le votazioni di garanzia.
Poi proprio non si capisce perche’ i rappresentanti delle opposizioni debbano andarsene se sta venendo eletto qualcuno che non gli va bene come PdR: basta che stiano dentro. Prima invece sia che stessero dentro o fuori una maggioranza poteva votarsi il suo presidente comunque. Adesso basta che stiano dentro e la maggioranza e’ costretta a mettersi d’accordo con loro. E’ un miglioramento netto rispetto alla situazione precedente.

Il timore di Sguenz è che (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968880026):
Se ne potrebbero stare in aula e non votare per un mero calcolo politico di convenienza, ti faccio votare il “tuo” PdR che dovrebbe essere una figura di garanzia e poi ti attacco proprio lì perchè il PdR non è una figura di garanzia. Possono stare dentro e non votare, mentre prima erano necessari i voti del 50% +1 degli aventi diritto al voto, quindi non vedo dove sia il miglioramento.

Ripete gg: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968890248)
Il miglioramento e’ ovvio ed evidente: prima la maggioranza poteva scegliere da sola, adesso le opposizioni hanno piu’ potere, un potere che sta attivamente nelle loro mani: con la loro sola presenza in aula, si rende automaticamente necessario accordarsi con loro.
Se poi tu continui a essere convinto che il 50%+1 degli aventi diritto al voto sia maggiore dei 3/5 dei votanti, non so come convincerti altrimenti, veramente. (edit: sul serio, come non saprei convincere qualcuno che sostiene che fuori c’e’ il sole se io fuori dalla finestra vedo nuvoloni e una gran pioggia).
Il numero di 221 inventato da Settis e’ puro delirio: perche’ mai l’opposizione dovrebbe andare via dall’aula (edit: TUTTA QUANTA, nessuno escluso!!) e cedere il suo potere? Non vi e’ motivo alcuno. La gente normalmente non si mangia le braccia quando ha fame e non stiamo a discuterne come se fosse un caso reale.

Chiude Sguenz: (http://www.hookii.it/alcuni-dettagli-della-riforma-costituzionale/#comment-2968903285)
A te sembra assurdo che grillo non voti il PdR proposto da renzi e il giorno dopo inizi a demolirlo proprio su questo? A me questo non pare. Ti pare una motivazione politicamente valida per non votare? A me si.
Questo sistema prevede proprio la possibiltà per la maggioranza di votarsi il presidente, quindi non c’è garanzia, anzi.


#10

Facciamo così: provo a inserirlo su storify e vediamo come viene fuori, faccio però un po’ di modifiche per movimentare il testo, così mi pare troppo “ingessato”, ok?

EDIT: @Lemkin Ecco l’esempio https://storify.com/hookii_live/il-referendum-sulla-costituzione

Il fatto che non sono riuscita ad embeddare i commenti singoli mi ha reso molto triste, c’è la possibilità di embeddare disqus, ma non ho trovato il modo di indicare i commenti singoli. Chiedo direttamente a storify a questo punto. Con i commenti direttamente embeddati sarebbe tutto più bello.


#11

Mi sembra molto carino come risultato, ora bisognerebbe capire 1) se va bene un lavoro del genere anche agli astanti (che, ad esempio, potrebbero prendersela perche’ non e’ stato valorizzato il loro pensiero o e’ stato travisato) 2) se una cosa del genere interessa al sito. Io intanto proverei a mostrare il tutto nella discussione quotidiana sul referendum e vedere le reazioni, poi in caso fare una chiamata alle armi per fare sul serio…


#12

Ciao a tutti e grazie a Lemkin dell’idea e del lavoro fatto: per essere commenti delle due del mattino non erano così pessimi. Forse terrei a precisare un paio di punti su quello che intendevo, ma se del caso vi farò sapere.

Tornando, più in generale, sul tema referendum sto avendo le prime risposte dal mondo accademico e mi hanno segnalato questa pagina https://pillolericostituenti.org/2016/10/26/la-parola-agli-esperti-vol-i/

Parlando con loro ci è venuta in mente che sarebbe bello raccogliere le domande che più attanagliano gli utenti di hookii e a 'mo di intervista doppia o di semplice risposta, fornire il loro punto di vista. Cosa ne pensate? Sarebbe possibile raccogliere un “le 10 domande sulla riforma” da parte degli utenti?

Questo secondo porta al vantaggio di non stancare gli utenti, di andare dritti al punto e di non essere dispersivi come accade con i commenti che alle volte, mi rendo conto, scendo anche troppo nel tecnico.

Inoltre, una volta raccolte le 10 domande (dico 10 ma posson esser 5) sarebbe più facile farle girare tra le nostre conoscenze gifted in modo da poter avere la loro presenza qui sul sito, ed eventualmente attrarli in un secondo momento nella discussione. Mi piacerebbe molto portarvi una persona, ci sto lavorando, ma forse con questo metodo risulta più semplice.

Un caro saluto a tutti!


#13

Sì, direi che può andare bene, anche se le terrei come “punto di partenza” per una discussione, dove magari ci siano anche loro, se vogliono rispondere. Nel senso: raccogliamo le 10 domande, pubblichiamo le domande con le risposte e poi però sotto i commenti e, se vogliono e hanno tempo, partecipano.

Che ne dite?

So tra l’altro che @martina ha contattato una persona esperta, quindi potrebbe aggiungersi, se vuole.


#14

Up, era proprio quello che intendevo. In questo modo saltiamo la fase di approcio al sito e al mondo dei commenti che può avvenire in un momento successivo.

Direi:

1- raccolta domande
2- contatto e invio 10 (5) domande a persone “che ne dovrebbero sapere”
3- pubblicazione sul sito
4 -commenti del pubblico
5- eventuale partecipazione al dibattito della persona che ha inviato le risposte.


#15

Allora, grazie della mail che mi avete mandato oggi e di pubblicare l’annuncio domani innanzitutto.
Come scrivevo oggi a Lara però riflettendoci un po’ e in base alle osservazioni che mi sono state fatte l’altro giorno nei commenti a non ricordo che post, impegnarsi seriamente a fare lo storify di un po’ di discussioni mi sembra, al di là del mio entusiasmo iniziale, abbastanza problematico. Innanzitutto perché probabilmente ci vuole più tempo di quanto avessi preventivato, specie perché non è che nei commenti ci sia stata proprio una grande offerta di collaborazione :slight_smile: ; in secondo luogo, perché come mi faceva notare Broono, probabilmente per fare un lavoro decente bisognava partire prima; in terzo luogo, non vorrei che nel fare il lavoro si urtasse la sensibilità politica degli utenti citati o che si finisse per non essere effettivamente neutrali, per evitare questo rischio ci vorrebbe più tempo (cioè far rivedere a tutti quello che hanno scritto, o dargli un lasso di tempo apprezzabile per farlo) ed una cooperazione ampia che dubito ci sia.
In effetti a ben guardare sono preoccupazioni che avevo già espresso e che non si sono ridotte, anzi si sono amplificate con le riflessioni e le reazioni che ho visto.
Quindi non so, domani si fa il post con gli annunci, salvo grandi entusiasmi della folla dei commentatori, posso vedere semplicemente se ho tempo di dare io di persona un po’ di seguito proponendo qualche altra discussione per storify (@Lara, quanto ci vuole a “commutare” la cosa dentro il programma? è una cosa agile o bisogna lavorarci per un po’ di tempo?) possiamo fare una raccoltina, ma non so se ha senso prendersi un impegno preciso sul punto senza avere la una discreta certezza di avere le risorse per portarlo avanti e che il risultato sia buono.


#16

posso dire una cosa?

Però provate e fate. Perché se aspettiamo che il risultato sia esattamente perfetto come si era immaginato e preventivato, saremmo ancora a lamentarci con il peraltro perché ci ha chiuso i commenti.

Non viene così bene come puoi immaginare? pazienza. abbiamo fatto un passo in una direzione (ottima, imho) e da lì ne faremo molti altri


#17

Non ci vuole molto, dipende ovviamente da quanti commenti ci sono. Quello sopra l’ho fatto in circa 20 minuti. Ovviamente più commenti ci sono più tempo c’è.

Io farei una cosa molto agile, considera anche che c’è pochissimo tempo, quindi senza problemi, vediamo cosa riusciamo a fare e se riusciamo a farlo.

EDIT: nulla ci vieta di fare qualcosa per il post referendum, con il chiediloahookii come prima e la raccolta come post.


#18

Eh, purtroppo tra i miei difetti c’è l’essere perfezionista :unamused:
Comunque il discorso è che secondo me se è una cosa che deve venire male non ha senso, anche perchè si rischia di fare più danni che altro, vista la sensibilità del tema. Poi ammetto che speravo ci fosse più partecipazione per la cosa, sia perché ovviamente farla da solo è pesantuccio, sia perché ovviamente se vedi che l’idea è gradita agli utenti ti senti motivato.
Pvo a mettermici nel weekend e magari a fare altre due o tre schede a partire da qualche discussione che ricordo interessante, poi magari si può provare a iniziare a farle vedere sul sito se ci piaciucchiano. Mal che vada è un esperimento che va bene per un’altra volta.
@lara , grazie dell’informazione, temo che farla per il post referendum (quando tra l’altro del tema avremo anche piene le tasche) non abbia molto senso, comunque come scrivevo sopra provo a fare un altro paio di schede e a proportele per il weekend, sempre che non impari a usare storify prima :wink:


#19

COMMENTI A L’Elefante e il Cavaliere: Promemoria sul Referendum Costituzionale (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#disqus_thread)

Coco B. Ware, a partire da una riflessione sull’attuazione del vecchio e del nuovo dettato costituzionale, pone il problema della composizione del Senato (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926174561):
La buona attuazione del sì mi sembra altrettanto improbabile specialmente nelle funzioni del nuovo senato: sindaci e consiglieri regionali che a tempo perso dovrebbero approfondire temi come il trattamento di minoranze linguistiche di altre regioni, i rapporti europei, l’elezione dei giudici della corte costituzionale, altre modifiche della Costitutuzione (e ce ne sarà bisogno)…

Replica ThePeelite (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926565733)
Invece è probabilissima. Per esempio il Senato dei Paesi Bassi è formato da politici locali che fanno i senatori “part-time”. Si presentano in Senato una volta alla settimana. Non mi pare che la cosa sia disfunzionale da quando fu introdotta nel 1848.
Ne vi è motivo per cui dovrebbe esserlo. I consiglieri regionali sono già coinvolti nella politica nazione e vanno già regolarmente a Roma; anche perché i partiti politici italiani si strutturano dal livello locale a quello nazionale (non così in Canada per esempio). Lo scopo prefissato della nuova riforma era proprio quello di trasferire questa attività dalla conferenza Stato-regioni al nuovo Senato, dato che il vecchio Senato sarebbe stato eliminato. Si può certamente obiettare sull’utilità di una seconda camera così costituita (o su qualsiasi seconda camera immaginabile), ma dire che non funzionerebbe come inteso è smentito da numerosi esempi del presente e del passato.

Ancora Coco B. Ware (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926699433)
Numerosi esempi? Hai fatto solo quello di una piccola nazione.
Se il senato doveva essere solo una conferenza stato regioni aperta a una ventina di sindaci era meglio implementare la conferenza ed eliminare il senato. Invece rimane il senato con funzioni ridotte ma comunque troppo ampie per il personale che lo andrà a comporre.

E ancora ThePeelite, che svolge un confronto con altri ordinamenti europei sulla composizione della seconda camera (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2927274045)
Vuoi altre nazioni? Il Belgio, per dirne un’altra. In Francia è considerato normale e un valore aggiunto che i sindaci e amministratori locali siano deputati o senatori (probabilmente esagerando); il Bundesrat tedesco è composto da delegati degli Stati, solitamente ministri dei governi statali che di regola sono anche deputati del parlamento statale.
A parte questo, il nuovo Senato aveva lo scopo che dicevo, ma mica solo quello. L’idea è di dare voce alle amministrazioni locali, in primo luogo le regioni. Si tratta di un’idea, tra l’altro, che si discute in Italia almeno dagli anni '80 dell’Ottocento. Ciò, naturalmente, è in coppia con la riforma del titolo V: eliminare la legislazione concorrente (oggi causa di quasi metà dei ricorsi in Corte Costituzionale) ma dare voce nella legislazione agli enti locali particolarmente interessati.
Le funzione del Senato, tra l’altro non sono tanto ridotte (come tra l’altro osservi), il punto è che è ridotto il suo potere, che è cosa ben diversa. Ciò naturalmente perché sarà la Camera dei Deputati a interpretare gli orientamenti dell’elettorato (in tal senso era molto meglio un Senato eletto per via indiretta, la supremazia della Camera bassa sarebbe stata ben più chiara e tangibile - tuttavia l’esempio dell’Austria mostra che una tale camera avrebbe avuto forse un’influenza al limite del risibile).
E ribadisco: non si capisce in che modo le competenze del nuovo Senato sarebbero troppo ampie per le persone che la comporrebbero. Non c’è nessun motivo razionale per pensarlo: coloro che lo formeranno continueranno a fare le stesse cose che facevano prima, solo alla luce del sole. Ti riferisci forse a problemi logistici? Nulla impedisce al nuovo Senato di predisporre un apposito regolamento come fatto dal Senato olandese (che appunto si riunisce una volta a settimana) o il Bundesrat tedesco (composto da ministri e parlamentari statali che hanno altri importanti - e direi anche preminenti - funzioni).
Edit: aggiungo l’esempio della Camera dei Lord britannica: i lord hanno di regola sempre un altro lavoro (sia nel settore privato che nel pubblico); c’è chi è membro della Camera perché fa il vescovo della Chiesa di Stato; poi vi sono i vertici delle forze armate, gli alti burocrati dei ministeri, giudici (specie delle corti più alte), uomini d’affari. E funziona, e cioè funziona per gli scopi per cui è concepita; scopi ovviamente discutibilissimi.

Coco B. Ware solleva il punto della qualità dei senatori (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2927301182)
Sul paragone Senato francese e Bundesrat abbiamo già visto che l’analogia è forzata ed impropria.
Per quanto riguarda le competenze troppo ampie basta pensare a chi ne farà parte, non fermarti a Sala e Nardella (che tra l’altro…) ma al sindaco di Campobasso, o di Aosta oltre consiglieri regionali improbabili.
Pensare che da questo gruppo escano persone in grado di valutare accordi internazionali, giudici della consulta o future riforme è fare sforzo di ottimismo.
Anche nell’epoca dei Razzi e Pepe attualmente la media è più alta.

Replica ThePeelite (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2927310012)
Non è per niente impropria o forzata per il problema che stiamo discutendo. E soprattutto, se il motivo per cui lo è, è il particolare livello di qualità personali dei futuri senatori (che poi è solo disfattismo italiano, non è che il resto del mondo brilli per chissà che qualità); credo sia ben visibile il fatto che queste persone sono le stesso che prima/dopo fanno il sindaco e poi/prima fanno i deputati/senatori o i consiglieri regionali, o gli assessori e poi ministri.
Sono infatti i politici di professione, il prodotto cioè della moderna politica basata sui partiti. Non si capisce nemmeno dove il sia il problema, al di fuori dei partiti (la famosa società civile) c’è solo di peggio.

Sempre sul punto della qualità dei rappresentanti interviene anche Francisco Quintay (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926206820)
Quella non è una questione di “attuazione” della riforma, ma di “qualità” dei rappresentanti: se vengono designati dei soggetti incapaci, nessuna norma può trasformarli in statisti, ma questo è fuori dalla portata della riforma.
Nello specifico, i nuovi “senatori” dovranno munirsi di uno staff di supporto per l’attività senatoria, esattamente come sindaci e governatori già lo hanno per le funzioni che svolgono a livello locale: non è che il sindaco si studi da solo tutte le pratiche nella sua cameretta - è una figura apicale e dà l’indirizzo politico; sarà così anche in Senato.

Risponde Coco B. Ware (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926213759)
Un sindaco o un assessore/consigliere regionale è stimolato a fare un buon lavoro nel proprio ruolo ne va della rielezione, o del proprio nome.
Sapendo che nessuno lo giudicherà come senatore perché dovrebbe sbattersi a prendersi uno staff per il proprio incarico a palazzo madama, per il quale manco viene pagato? Davvero mi sembra che la legge stessa basata sul dopolavoro spinga alla scarsa qualità e al disinteresse per il ruolo.

Francisco Quintay sul rilievo politico della funzione senatoriale per gli amministratori locali (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2926224756)
Al contrario, proprio poiché il senatore deve portare in Senato le istanze del territorio, anche la sua azione in Senato diventerà oggetto di scrutinio, svolgendosi essa non più nel foro semisconosciuto delle Conferenze stato-Regioni e similari (quando non nei vertici coi ministri su base di appartenenze politiche), bensì nel lavoro parlamentare. Non solo: l’attività in Senato consente agli esponenti delle realtà locali di avere una rilevanza nazionale “strutturata” - del resto, già oggi i sindaci delle grandi città e i governatori delle regioni intervengono - più o meno ritualmente - e hanno un ruolo nel dibattito nazionale: non vedo perché non dovrebbero sfruttare la possibilità di farlo con ben altra incisività, per lasciare il posto a nullafacenti.

La chiosa finale, più pessimista, è di Lelio2 (http://www.hookii.it/lelefante-e-il-cavaliere-promemoria-sul-referendum-costituzionale/#comment-2927271337)
Questo in un mondo perfetto; in Italia, che nel campo “autoreferenzialità della politica” detiene il record mondiale, temo che questo non si avvererà. Abbiamo sistemi elettorali che hanno svincolato gli eletti dagli elettori, quindi i primi non hanno lo stimolo a ben operare per non perdere consensi, e questa scollatura è uguale, se non peggiore, nel Senato; il rapporto col territorio è soltanto apparente, perché la nomina al senato verrà dalle assemblee regionali con metodi che ancora non si conoscono.


#20

Proposta per un nuovo storify, che ne pensate? Ne ho altri due o tre in cantiere ma vorrei vedere se è utile integrarli con i commenti da altri articoli prima di lanciarli, comunque spero in capo a un paio di giorni di avere altre proposte e poi direi che nel weekend magari si potrebbe iniziare a tirarli fuori sul sito, se secondo voi vanno bene…