Il Lab è aperto!

La moderazione non funziona, reloaded


#334

Giuro che ho letto tutto quanto scritto su regole, discussioni al Lab, ma questa cosa non l’avevo minimamente colta. Mi pare lapalissiano che se vengo sanzionata per un commento, questo venga giubilato in 3,2,1.


#335

In aggiunta a quanto detto da @bigio, riporto un passaggio delle regole di moderazione:
La cancellazione dei messaggi avviene solo nei casi di grave e conclamata violazione delle linee guida, o in seguito a decisione collegiale dei moderatori.
È una decisione presa solo nei casi più gravi. Si può discutere (come ha proposto @uqbal) di renderla una pratica più comune, ma per ora le cose stanno così.


#336

Penso che su Hookii si sia molto restii a cancellare per mantenere leggibili le conversazioni (pensate alla disapprovazione che c’è sempre stata per chi, cancellando i suoi messaggi, rende illeggibili i thread passati)


#337

Infatti il punto è quello: si cancella la roba gravissima (gravi e conclamate ecc…) e si cancella quello che serve cancellare nell’immediato, per riportare la calma. Ma se il thread si è già calmato e se le violazioni non sono gravissime non si cancella, proprio per salvaguardare la leggibilità delle conversazioni.
In altre parole, si cancella quando cancellare serve a qualcosa.

E aggiungo: a me pare una prassi profondamente sensata.
Se vogliamo dare un feedback a chi segnala per dare un segnale di efficienza e non dare l’impressione che segnalare non serve a nulla, esistono modi migliori della cancellazione dei messaggi segnalati.


#338

Chiedo scusa, io ho sempre interpretato questo passaggio legato alla sanzione. Se un comportamento è grave, è sanzionabile e via di seguito.
Sorry


#339

Con il risultato che per un nuovo utente che si affaccia su hookii e legge una conversazione in cui chi è profondamente razzista nei confronti dei musulmani dice tranquillamente la sua, passa che messaggio? Che hookii è un posto in cui il razzismo è ammesso. Che tipo di utenti attireremo?


#340

Io sono d’accordo con questa logica; ma direi che a questo punto possiamo dare per assodato che un problema di percezione della moderazione esiste (optics, direbbero gli americani ultimamente).


#341

Un commento del genere è appunto una grave e conclamata violazione delle regole di moderazione. E se non è stato cancellato, allora i moderatori hanno sbagliato.


#342

Dissento totalmente dall’idea che “le dinamiche da bar” siano queste. Le battute sceme su Scarlett Johansson non mi sembra abbiano molto a che fare con i processi in piazza ai moderatori, e credo sia possibilissimo punire i secondi senza toccare le prime.


#343

Secondo te io mi riferivo alle battute sceme su Scarlett? Sul serio?


#344

Non penso, ma da come scrivevi sembrava che il bar porti necessariamente alla maleducazione e non capisco perchè dovrebbe. La moderazione esiste al Bar come fuori, l’unica regola che cambia dovrebbe essere che l’OT selvaggio è permesso e incoraggiato.

(Non che sugli altri thread si punisca la gente per gli OT…)


#345

La butto lì, non c’è un sistema per dare un cartellino al messaggio piuttosto che all’utente?
Nel senso, a me è capitato di far notare ad utenti che avevano scritto un messaggio offensivo o comunque contrario ai principi del sito, però ovviamente io non sono nessuno e di norma mi viene replicato di farmi gli affari miei, e così capita anche ad altri che tendono a far notare questa cosa (c’è anche chi fa il verso alla “comunità moderante”).
Se si potesse “marchiare” un messaggio senza cancellarlo si otterrebbe che un invito ad evitare certi toni ed espressioni viene fatto passare dall’Autorità, il che 1) ha più presa su chi l’ha scritto, se di buona volontà, perché è un invito che non viene da un altro utente, per questo parziale 2) rassicura tutti sull’opera di moderazione svolta perché visibile 3) non è gravoso come un’ammonizione all’utente che può potenzialmente portare al ban 4) rassicura i nuovi arrivati (penso ad un nuovo utente che scrive spesso di jobs act, ma che è stato accolto in modo così aggressivo che non so come abbia fatto a non scappare a gambe levate).


#346

Spostare la moderazione dall’utente al commento è uno dei criteri di cui abbiamo discusso, e che aiuterebbe ad evitare certi comportamenti, rendendo al tempo stesso più visibile e trasparente l’attività di moderazione. Purtroppo temo che ancora una volta ci si scontri con le limitazioni dell’attuale sistema di gestione dei commenti, Disqus.


#347

In questi giorni sono stato tentato di fare una difesa della scritta rossa USER WAS BANNED FOR THIS POST che hanno imparato a conoscere i frequentatori di quel miserabile alveare di feccia e malvagità che è 4chan, ma poi mi sono sempre fermato.

Ora che hai aperto le danze tu, ti seguo :wink:


#348

Allora mi dovresti spiegare a cosa serve l’attributo “moderationLabels”: [] fra i metadati del commento-esempio che ho postato sopra.


#349

Rispondo a te e a @Rehdon.
La tua proposta è interessante, mi piace l’idea perché fa passare il concetto che l’errore è nell’azione, non nella persona.
Tecnicamente, ci sono tre possibilità che mi vengono in mente.

  • la prima è di cancellare del tutto il commento, con o senza sanzione al commentatore: mi sembra eccessivo, pregiudica la dinamica delle conversazioni e non ottiene lo scopo educativo che sottolinei.
  • la seconda è di marchiarlo in qualche modo che lo evidenzi come scorretto ma lo lasci leggibile: come diceva Rehdon, non è sicuramente possibile adesso, e temo che non esista nemmeno in generale per Disqus questa possibilità (ma dovrei controllare)
  • la terza è editarlo a mano da parte dei moderatori, senza modificare il contenuto ma aggiungendo magari in calce la nota che il commento non è stato ritenuto idoneo: questa è fattibile, resta il problema che chiunque può giocare a scrivere cose simili coi suoi commenti. Si potrebbe pensare allora ad una risposta da parte dei moderatori, invece che un’edit: però appesantirebbe molto la conversazione, credo, con il rischio di spostare l’attenzione dal commento sbagliato al moderatore che ha scritto.

#350

Ti riferisci a Disqus o a Discourse?

Il Lab usa Discourse, che ha fin troppe features, mentre hookii usa Disqus.


#351

Non è la moderazione a essere poco funzionale, sono le norme di condotta a essere troppo vaghe. Questo rende ogni decisione su come procedere soggetta a una quantità eccessiva di discussioni. Occorrerebbe stilare una serie di comportamenti chiari e interpretabili in maniera univoca tali da condurre a una sanzione. Esempi banali: le parolacce piacciono a tutti, ma se decidiamo che su hookii non si dicono, non si dicono, fine. A quel punto, se c’è un cazzo o un culo, dopo la segnalazione si procede in fretta. Stessa cosa se il commento ha come tema un utente e non le sue argomentazioni: non dovrebbe essere difficile da stabilire, no? Se invece parliamo di “comportamento aggressivo o intimidatorio” possiamo fare notte a stabilire se un commento sta tenendo o meno questo atteggiamento. Meglio avere una ventina di DO NOT da prendere alla lettera che passare ore a spaccare capelli in quattro.
My 2 cents.


#352

In questo intervento ho postato un esempio di commento recuperabile dall’API Disqus, non Discourse.
Bisognerebbe valutare che cosa sia possibile fare perché, da quel che vedo, l’API riporta diversi campi che possono essere utili ai moderatori, ma sono necessari un paio di test per esserne sicuri.

PS: a latere, questo thread è lunghissimo, sono emersi molti soggetti di discussione, forse dovremmo separarli e sviluppare i diversi punti


#353

Provo a raccogliere le idee e a buttare giù una risposta estesa, sperando che non mi sfugga nulla.
La sintesi estrema, per chi volesse fermarsi qui, è che il sistema attuale è cucito attorno alle forze e agli strumenti di cui disponiamo. Il che ovviamente non significa che non si possa migliorarlo restando dentro quei limiti strutturali (tutto è perfettibile), ma significa che qualunque proposta di riforma del sistema non può prescindere dalla valutazione di quei limiti.
Per questo auspico che un eventuale percorso di riforma segua stavolta un percorso inverso rispetto a quelli visti fin qui, e che discussioni e votazioni arrivino a valle di un’analisi puntuale di quei limiti e dei modi in cui è possibile allargarli.

Lab vs. hookii

Io concordo sul fatto che una moderazione come quella in funzione qui al Lab sia più efficace. Ma è anche vero che questo modello, purtroppo, non è applicabile su hookii. Qui funziona perché le attività sul Lab sono sporadiche e circoscritte, e questo consente un monitoraggio più o meno costante del flusso di commenti e una conseguente tempestività negli interventi. Funziona (almeno spero), ma funziona perché ogni volta che partono delle discussioni io mollo tutto il resto e mi chiudo al Lab in pianta stabile. E questo non è ovviamente un modello applicabile per un sito con la mole di traffico e commenti di hookii.
Possiamo ovviamente valutare l’ipotesi di trovare una via di mezzo praticabile tra il modello hookiiano e quello “classico” del Lab, e il modo migliore è probabilmente eliminare il vincolo della segnalazione. Ma dobbiamo avere ben presente da subito che questo non colmerà le lacune, perché i mod non saranno mai in grado di pattugliare il sito, e quindi la segnalazione resterà sempre e comunque il principale strumento. Dare autonomia di intervento ai mod ci consentirà di coprire anche i numerosi casi in cui le segnalazioni non arrivano, o arrivano tardi, o arrivano puntuali ma sono fuori fuoco. Ma dovrà essere chiaro da subito che i mod non potranno fare miracoli.

Burocrazia

Abbiamo un sistema basato sulla turnazione, e a questo sistema non credo esistano alternative alla nostra portata. Anche perché l’attività di moderatore è sfibrante, e un mod a tempo pieno collasserebbe dopo un paio di mesi.
Quindi la burocrazia è il nostro moderatore a tempo pieno: senza quella, chi entra in servizio non avrebbe riferimenti, e ogni collegio sarebbe un corpo slegato rispetto a chi è arrivato prima e a chi arriverà dopo. Senza continuità non c’è coerenza, senza coerenza non c’è giustizia. E la burocrazia è l’unico strumento che abbiamo per garantire continuità, e quindi coerenza, e quindi giustizia.
Si può lavorare per snellire le incombenze burocratiche, trovando strumenti migliori che liberino i mod del peso ingente della burocrazia e consentano loro di concentrarsi quasi esclusivamente sull’effettiva attività di moderazione. E questo è un percorso che è stato già avviato, ma che ovviamente necessita di tempi di taratura e rodaggio, anche solo per fare in modo che tutti i moderatori coinvolti nella rotazione dei turni abbiano modo di familiarizzare con le nuove procedure. Quindi questo è un aspetto per cui abbiamo bisogno di una cosa soltanto: tempo.


Su altre ipotesi di riforma (come quella di rhesus, o quella di Alan, o quella tua dei moderatori proattivi) non mi soffermo. Non perché io non le trovi condivisibili, anzi. Ma perché, almeno per il momento, non sono tecnicamente realizzabili. Non mi soffermo neppure sul perché non siano tecnicamente realizzabili, essenzialmente perché son cose che hanno a che fare col funzionamento della piattaforma, e io di questa roba non capisco un tubo.
Quindi propongo di metterle in un cassetto, quelle proposte, e ricordarci che esistono. Domani potremo decidere se adottarle in tutto o in parte, se pescare quel che c’è dentro di utile. Ma per ora sono fuori portata, quindi vale la pena concentrarsi su altro.