Il Lab è aperto!

Introduzioni degli articoli


#1

Ma non si era detto che introducendo un articolo era necessario andare oltre le due righe e la citazione, magari in inglese? Premesso che hanno sempre la mia gratitudine per le segnalazioni interessanti e non banali, mi stupisco di trovare introduzioni così striminzite da parte di utenti che certo non sono pigri né intellettualmente né operativamente.


#2

La prima cosa che mi viene da dire ogni volta che si parla di introduzioni agli articoli è che non esiste (e forse non può esistere) una regola standard e necessaria.
Certo, ci sono un sacco di suggerimenti scritti qua e là sul sito e al Lab, tutti giusti e non ultimo il tuo, ma dal momento che non abbiamo nessun vincolo di argomento o tipologia di segnalazione e di segnalatore, è difficile se non impossibile imporre standard minimi o massimi da rispettare.

Detto questo, riepilogo un po’ le cose che ritengo più importanti:

0 - premessa) Il sito si alimenta con il feed e con le segnalazioni degli utenti. Tralasciando il feed che fa storia a sé, più le segnalazioni sono belle e ben fatte e interessanti, più il sito fa bella figura e può crescere.
Per avere segnalazioni ben fatte, o ci pensano i segnalatori o ci pensano gli editor/marmotte.
Più lo fanno i segnalatori, meno lo fanno le marmotte.
Meno lo fanno le marmotte, più le marmotte sono felici.
Più le marmotte sono felici, più a lungo restano a tener bello il sito.
Quindi per avere un sito bello, bisogna avere segnalatori belli che fanno segnalazioni belle.

  1. hookii non produce contenuti originali ma rilancia articoli altrui e dà la possibilità di commentarli. Questo vuol dire che l’introduzione degli articoli non può essere un articolo essa stessa, e non può riportare troppa parte dell’articolo originario, questo anche per problemi di diritti di pubblicazione.

  2. hookii vuol dare spazio ai commenti senza precludere o indirizzare la conversazione nella convinzione che è solo dal confronto di opinioni e conoscenze diverse che si arricchisce il dialogo e che i tesori più inaspettati si nascondono spesso nelle svolte impreviste del discorso. Questo vuol dire che le introduzioni devono essere quanto più possibili neutre, anche se divulgative, separando lo spazio dedicato a presentare l’argomento (introduzione) dallo spazio dedicato alle opinioni, ai giudizi e anche alle battute scherzose (i commenti).

  3. riassumendo i due punti sopra, una buona introduzione è quella che ti spiega di cosa stiamo parlando senza darti una chiave di lettura specifica e ti invoglia a leggere l’articolo originale fino in fondo. Questo vuol dire che non si possono mettere dei veri limiti di dimensione e struttura: a volte bastano davvero due righe, a volte una mezza paginetta è utile, a volte invece è ridondante. Se l’intro non spinge a leggere l’articolo, per me è quasi dannosa. Viceversa per gli articoli in inglese o lingue straniere: li accettiamo volentieri perché molti sanno l’inglese o possono comunque cimentarsi nella lettura di altre lingue, ma in quel caso un’introduzione più dettagliata (non una traduzione completa!!!) aiuta tutti.

  4. su tutto questo, si pone la variabilità di chi compie la verifica: le marmotte selezionano e modificano le introduzioni seguendo questi criteri, ma possono commettere errori oppure il loro giudizio può non essere lo stesso che darebbero altri, oppure ancora si accetta una introduzione di livello qualitativo minore ma già fatta piuttosto che rimettersi a scrivere tutto con un dispendio notevole di energie e il rischio che il risultato non sia migliore del precedente o che il segnalatore la prenda come una critica personale. Caso ancora a parte sono le notizie urgenti, per cui viene accettato uno standard minore in favore della velocità.

  5. quindi, sì! certo! chi è capace di scrivere e riassumere e magari tradurre bene, deve avere l’obbligo morale di fare delle belle introduzioni! Perché sicuramente è più capace di chi le controlla. QUindi sì! strigliamo i segnalatori e mettiamoli al lavoro! Ma senza stress e senza vincoli, perché il numero corretto di battute per avere una intro a misura di hookii non esiste.